Convegno "Indicatori sociali della disabilità"
Comunicazione e Lingua: la facoltà linguistica e la realtà dei disabili uditivi
Ambiente sociale e famiglia: integrazione e inclusione sociale;
Benessere e partecipazione alla vita sociale Europea
Camera dei Deputati – Sala delle Colonne
Roma 8 marzo 2013 – Via Poli, 19
Partendo dai problemi delle dipendenze e della comunicazione nella società si tracciano le difficoltà ed i bisogni aggiunti di coloro che hanno deficit uditivi. L’obiettivo della coesione sociale, definita come la capacità della società ad assicurare il benessere di tutti, generazioni future incluse, attraverso la co-responsabilità o responsabilità sociale condivisa, comprende lo sviluppo degli indicatori di progresso coinvolgendo tutti i cittadini. Con l’avvento della tecnologia, l’uso delle protesi acustiche e l’impianto cocleare, e con l’applicazione di un protocollo abilitativo ed educativo anche il “sordo profondo” (quello vero) riesce ad avere competenza linguistica assolutamente normale. Questo è un dato scontato dal 1969 al C.R.O. di Firenze del Prof. Giuseppe Gitti.
Benessere sociale e partecipazione attiva partono dalla rimozione delle barriere e dei pregiudizi culturali oltre che dalla rimozione di ghetizzazioni associative (etichette della disabilità) e da una corretta informazione sull’uso del supporto mimico-gestuale/Lis. Quella che viene chiamata Lis è un linguaggio mimico-gestuale, ad uso di pochissime persone, che non è funzionale all’integrazione e che non assicura la comprensione al soggetto sordo di quanto viene “interpretato” con i gesti manuali e manca la sottotitolazione inversa necessaria per la lettura del testo scritto.
E’ un dovere delle Istituzioni pubbliche e della società civile garantire a tutti di vivere con tutti ed assicurare la facoltà linguistica con protocollo sanitario – con diagnosi precoce e monitoraggio lungo l’arco della vita – e programmi di abilitazione adeguati, unici ed efficaci.
Maggiori informazioni scientifiche ed esperienza pratica : rivista I care e libri Prof. Giuseppe Gitti – Ed. Franco Angeli “Sordità ed apprendimento della lingua” Anno 2008 e “sordo o Sordo? Anno 2013.
Video interventi al convegno organizzato da
Onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni e Dr. Virginia Ravaioli
TRAMES Ente culturale
Cooperazione e Dialogo Interculturale – Roma e Firenze
- Valter Vecellio – Vice capo redattore RAI Tg2 e giornalista
Introduzione al convegno
- Emma BONINO – Vice presidente del Senato della Repubblica Italiana
Saluti e apertura del convegno
- Valter Vecellio – moderatore
- Giuseppe GITTI – Direttore Centro Rieducazione Ortofonica di Firenze
Introduzione “Non c’è abilitazione senza benessere e non c’è benessere senza lingua. La lingua di tutti!”
… La lingua consente l’integrazione, l’inclusione, la partecipazione, la soddisfazione, la gioia, la serenità, la tranquillità, la relazione, la conoscenza. Insomma consente il benessere. … “E’ solo la lingua che ci fa uguali”.
…senza la parola saremmo veramente handicappati, l’handicap più grave non è la sordità è l’assenza della lingua… oggi noi utilizziamo i termini senza condividerne i significati, o per motivi professionali o perché questi termini hanno assunto un significato diverso con il progresso. E qui mi soffermo sul termine sordo, che vuol dire “essere sordo”, “chi è sordo”?
… In Italia ne nascono circa 200-220 l’anno. In questo momento nelle scuole elementari italiane ci sono 220 sordi profondi.
… In Italia sordi profondi, nati sordi, sono circa 23 mila, uno ogni 15-20 kilometri quadrati. …(minoranza sorda, popolo??).. con la protesi acustica tutti i sordi medio-gravi, cioè quello 0.6 per centro che porta all’1 per mille che si trova su tutti i libri di audiologia, sono sordi medio-gravi che con le protesi acustiche e la riabilitazione riescono a compensare, cioè riescono a diventare udenti. … non è che non abbiamo dei problemi o qualche problema però … riservato ai sordi che hanno perdita uditiva superiore ai 90 decibel …
La competenza verbale è una cosa, la competenza linguistica è un’altra. Posso essere competente verbale, cioè avere un sufficiente numero di vocaboli, di frasi, magari stereotipate, che però mi consentono di vivere e di comunicare con tutti, insieme a tutti. Perché il benessere in che cosa consiste? Consiste nell’essere liberi, nell’essere liberi in qualunque situazione. E questo è dato dalla conoscenza della lingua. Ora, questi soggetti nati sordi, sordi profondi… che potevano acquisire, potevano apprendere un numero adeguato di parole ma non avere la competenza linguistica, questi soggetti qui dopo l’avvento della protesi acustica possono o non possono apprendere la lingua? possono o non possono attraverso un percorso, non faticoso, stressante, snervante, ma attraverso un percorso naturale, gioioso, in un clima di benessere, in una situazione dialogica, con la famiglia, nell’affetto familiare? E’ certo, sicuro Ministro. Su questo non c’è dubbio. Il sordo profondo, educato, diagnosticato, educato con la protesi e/o con l’impianto cocleare è certo che raggiunge una competenza linguistica adeguata in tempi magari ritardati, ma in modo assolutamente uguale per il rispetto delle sequenze di apprendimento. Oramai in Italia abbiamo tantissimi soggetti sordi profondi che dimostrano questa possibilità. Tantissimi. Abbiamo ancora però ancora tanti bambini sordi profondi che non hanno questa possibilità. Ma di questo dovremmo farcene tutti una colpa a livello di operatori, a livello di associazioni, a livello politico …Cosa dovremmo fare noi? Dovremmo essere come minimo tutti d’accordo nel far si che quello che è possibile per alcuni, sia possibile per tutti. … stesura di un protocollo che possa consentire a tutti di raggiungere un’adeguata competenza linguistica. E che tutti, avendola competenza linguistica, possano tranquillamente leggere i sotto titoli … sicuramente possono vivere insieme a tutti, nelle loro famiglie, nella loro scuola, nella loro città. Cioè, possiamo arrivare alla vera, totale inclusione della persona sorda nella società di tutti, in quanto essere umano come tutti noi, come gli udenti.
- Renato BALDUZZI – Ministro della Salute
.. ho voluto ascoltare il Prof. Gitti … ed è importante questo fatto di andare verso degli indicatori. E’ anche dal punto di vista culturale molto interessante. Ecco, dà la misura di un percorso fatto molto raffinato.
.. gli indicatori per la disabilità è veramente una frontiera importante. …
- Paola BINETTI – Parlamentare e Neuropsichiatra infantile
...tutta questa competenza linguistica è proprio la rete delle relazioni. …
… non posso pretendere che un intero paese apprenda il linguaggio dei segni.. se è un aiuto.. anche quello, ma non esaurisce l’orrizonte delle difficoltà con cui può misurarsi e quindi devo essere più generosa nei suoi confronti nel senso di offrirgli competenze che si possa giocare molto di più, sono le life-skills, cioè quelle competenze che ti servono per affrontare la tua vita. .. sono anche le soft-skills, sono anche sottili ma fanno la qualità. … tecnologie friendly… le tecnologie veramente a misura d’uomo che tu le calzi come un guanto. Questa è la nostra prospettiva. Mi auguro nella prossima legislatura … nella logica di chi fa sintesi tra un sapere umanistico, un sapere tecnologico, un sapere scientifico e anche una consapevolezza sociale di quello che fa la differenza del benessere percepito da parte di tutti noi.
- Maria Antonietta FARINA COSCIONI – Parlamentare, Segretario XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati – Presidente onorario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
- Valter Vecellio – moderatore
- Paola BINETTI – Parlamentare e Neuropsichiatra infantile
risposte al moderatore
- Maria Antonietta FARINA COSCIONI – Parlamentare, Segretario XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati – Presidente onorario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
risposte al moderatore
- Valter Vecellio – moderatore
- Virginia RAVAIOLI – Vice Presidente TRAMES Ente culturale – Cooperazione e Dialogo Interculturale – Roma e Firenze – co organizzatore
Quadro Europeo e Convenzione ONU in materia di disabilità, inclusione ed indicatori sociali per il benessere di tutti. Piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di uguaglianza con gli altri.
Strategia Europa 2020 – Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Indicatori sociali per raggiungere la coesione sociale, definita come la capacità della società ad assicurare il benessere di tutti, generazioni future incluse, attraverso la co-responsabilità.
Rimuovere gli ostacoli culturali e le barriere alla comunicazione, aprire alla lingua di tutti ed assicurare le competenze linguistiche a tutti. Diagnosi precoci con protocollo sanitario unico, a livello nazionale (eliminare le differenze territoriali), e lungo l’arco della vita con chiare ed aggiornate informazioni alla persona disabile, alla famiglia ed alla società (compreso il mondo del lavoro).
Commissaria Europea Vassiliou “ I read, I understand, I take responsibility” – Literacy for citizenship 2011
- Valter Vecellio – moderatore
- Maurizio TURCO – Parlamentare, membro I Commissione Affari Costituzionali Camera dei Deputati, già Deputato Europeo
percorsi legislativi in Europa e Costituzionali
- Giuseppe GITTI – Direttore Centro Rieducazione Ortofonica di Firenze
… penso di poter fare alcune precisazioni, alcune osservazioni e la definizione di alcune parole sulle quali c’è abbastanza confusione. …
- Valter Vecellio – moderatore
- Virginia RAVAIOLI – Vice Presidente TRAMES Ente culturale – Cooperazione e Dialogo Interculturale – Roma e Firenze – co organizzatore
risposte al moderatore: analisi delle barriere alla comunicazione e dei pregiudizi culturali, bisogni aggiunti/speciali nella disabilità uditiva e protezione giuridico-legislativa
- Maurizio TURCO – Parlamentare, membro I Commissione Affari Costituzionali Camera dei Deputati, già Deputato Europeo
risposte al moderatore: diritto alla conoscenza e al far sapere
